Visione Plantare – Progetto ortesico

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Non esiste il plantare ideale per tutte le problematiche. Sarebbe presuntuoso e superficiale immaginare che con un singolo progetto potremmo risolvere metatarsalgie, ulcere diabetiche, fascite plantari, borsiti retro-calcaneari e molte altre patologie.

Lo studio Podografico si avvale di fornire tutte le informazioni necessarie per redigere il progetto più appropriato.


Una delle principali fasi di progettazione più importante consiste nell’elaborare i report dell’impronta MEDIA DIGITALIZZATA sotto forma di stampa in formato reale 1:1.

L’importanza di tale informazione rivoluziona il concetto di “calco” statico che risulta ormai obsoleto.
Questo sistema infatti ci permette di affinare la tecnica con scarichi e carichi nei punti opportuni. Per comprendere meglio questo concetto confrontiamo l’impronta statica con l’impronta MEDIA digitalizzata dinamica (I.M.D.D).

 

 

  • Le differenze degli appoggi variano a secondo delle caratteristiche del piede.
  • Le differenze di misura che emergono possono variano tra i 2 e i 12-15 mm.

Una differenza enorme se paragonate ad una dimensione di un piede adulto che per misura complessiva varia nella media tra i 25 e i 30 cm complessivi.
Questo concetto dimostra come il nostro piede è una struttura “Dinamica” che si modifica per dimensioni durante il cammino.
Ciò spiega ad esempio per quali ragioni è necessario acquistare calzature che risultano essere più lunghe di almeno 5 mm. rispetto alla dimensione statica del nostro piede.
Una valutazione approfondita con le solette elettroniche permette di accertare i benefici tratti dall’utilizzo di un ortesi plantare.
In questo caso la pressione eccessiva esercitata sulle teste metatarsale centrali ha scatenato l’insorgenza di una metatarsalgia.